Da Operazione Colomba e dai profughi siriani un appello per la pace


 

Si parla già di centinaia di migliaia di sfollati in Ucraina e più di 50mila profughi che hanno attraversato le frontiere dei paesi confinanti. L'Italia si prepara all'accoglienza di chi sta scappando da una guerra folle e assurda come tutte le guerre.

Da ogni parte nascono appelli alla pace, inviti alla preghiera, manifestazioni e presidi. Anche Operazione Colomba, che conosce le condizioni di chi è scappato dalla guerra, chiede la nostra adesione a questo grido unanime contro l'ennesimo conflitto armato che provocherà come sempre morte, malattie, povertà, distruzione, paura. La Comunità Papa Giovanni XXIII lancia un appello nato al confine nord del Libano dai volontari di Operazione Colomba, lì presenti dal 2013 al fianco degli sfollati siriani. E l'appello l'hanno scritto insieme ai siriani, a chi una guerra l'ha già vissuta sulla propria pelle. È un appello che non chiede solo una firma, ma un impegno di vita. Perché, dicono i volontari in Libano, «la guerra non uscirà automaticamente dalla storia. "L'arco dell’universo tende verso il bene" diceva Martin Luther King, ma quest’arco ha va piegato con la vita, con l’impegno di tante persone».

Diciamo no alla guerra. Firmiamo l'appello, lo trovate qui. E viviamo per la pace.


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