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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

Dizionario dell'accoglienza #2: corridoi umanitari

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Un corridoio è, nella concezione comune, un passaggio lungo e stretto che permette di arrivare da una stanza a un'altra senza attraversare le stanze che stanno nel mezzo. Di solito nelle case conduce dalla zona notte alla zona giorno, da dove si dorme a dove si vive. È bello pensare così anche i corridoi umanitari: un passaggio per andare da un luogo dove la propria vita è forzata al sonno a un altro luogo dove si potrà ricominciare a vivere. Senza attraversare quei luoghi dove la vita viene minacciata da guerre, regimi, carcerazioni sommarie, trafficanti di vite umane e confini difficili da valicare, dove la vita diventa un filo così sottile che troppo facilmente può essere spezzato. I corridoi umanitari sono disgraziatamente tornati in cima alla cronaca di questi giorni. Sono stati chiesti e si è cercato di attuarli per mettere in salvo i civili ucraini dalle bombe e dai carriarmati. Oggi stesso (14 marzo) fonti ucraine comunicano che sono stati aperti dieci corridoi per mettere

Messaggio in bottiglia #4: per tutte le donne, a tutti gli uomini

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 Quanta differenza corre tra una donna italiana e una donna messicana? Tra una madre italiana e una siriana? Ce lo dicono con parole e gesti le ragazze e i ragazzi del centro diurno Geremia della Cooperativa Sociale Rò la Formichina. Questo messaggio in bottiglia è per le donne di tutto il mondo. Ma deve giungere anche (soprattutto?) a tutti gli uomini, perché un giorno – presto – le donne abbiano stessi diritti e opportunità degli uomini, in ogni nazione e ogni cultura, perché non ci siano differenze tra una donna italiana e una donna di un'altro Paese.

Santa Venerina abbraccia la pace

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Accogliendo l'invito di Papa Francesco per il primo giorno di quaresima, la comunità di Santa Venerina si è raccolta per pregare per la pace. Pace in Ucraina e pace in tutti i venti e più paesi in cui imperversano conflitti, come il Burkina Faso o l'Afghanistan, per citarne alcuni. O la Siria.  Promosso dalla Cooperativa Sociale Rò la Formichina e dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, l'incontro di preghiera si è svolto sul sagrato della chiesa del Sacro Cuore con la partecipazione dei parroci di Santa Venerina, del sindaco Salvatore Greco e di una rappresentanza di alunni delle scuole del territorio. Sventolavano tante bandierine preparate dai ragazzi e dalle ragazze del centro diurno della Comunità Papa Giovanni XXIII. Erano le bandiere dei Paesi attualmente in guerra e su ogni bandiera la richiesta di pace per quel Paese. Perché se oggi si parla della guerra in Ucraina non dobbiamo dimenticarci tutte le altre e non dobbiamo smettere di chiedere la pace per tutti. Due bandi