Santa Venerina abbraccia la pace


Accogliendo l'invito di Papa Francesco per il primo giorno di quaresima, la comunità di Santa Venerina si è raccolta per pregare per la pace. Pace in Ucraina e pace in tutti i venti e più paesi in cui imperversano conflitti, come il Burkina Faso o l'Afghanistan, per citarne alcuni. O la Siria. 

Promosso dalla Cooperativa Sociale Rò la Formichina e dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, l'incontro di preghiera si è svolto sul sagrato della chiesa del Sacro Cuore con la partecipazione dei parroci di Santa Venerina, del sindaco Salvatore Greco e di una rappresentanza di alunni delle scuole del territorio. Sventolavano tante bandierine preparate dai ragazzi e dalle ragazze del centro diurno della Comunità Papa Giovanni XXIII. Erano le bandiere dei Paesi attualmente in guerra e su ogni bandiera la richiesta di pace per quel Paese. Perché se oggi si parla della guerra in Ucraina non dobbiamo dimenticarci tutte le altre e non dobbiamo smettere di chiedere la pace per tutti.

Due bandiere, cucite a mano, addobbavano il sagrato ai due lati: quella dell'Ucraina e quella della Siria. A pregare con noi c'erano infatti anche O. e A., profughi siriani, che hanno portato la testimonianza vivente di cosa voglia dire una guerra. "Le guerre si fanno perché si smette di pensare alle persone e si pensa solo ai soldi", ha detto O., "e noi vogliamo che si ricominci a pensare alle persone".



Nel nostro piccolo, la rete Santa Venerina Abbraccia la Siria cerca di occuparsi delle persone, in particolare di due persone e dei loro bambini.  Facciamo del nostro meglio per costruire la pace qui, nel nostro territorio, cercando di restituire alla famiglia di O. e A. il futuro che la guerra gli ha tolto.




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